LESIONI MUSCOLARI NELLO SPORTIVO DILETTANTE
Ti è mai capitato durante un allenamento o una gara di sentire come una stilettata al polpaccio o un ago che punge alla coscia?
Oppure di sentire il muscolo diventare teso e rigido?
Fai attenzione, perchè potrebbe trattarsi di una lesione muscolare.
Devi sapere che le lesioni muscolari sono molto comuni soprattutto in chi pratica attività sportive (rappresentano dal 10 al 55% di tutte le lesioni). Generalmente i muscoli più colpiti sono i muscoli posteriori della coscia, il quadricipite e il polpaccio.
Le lesioni a carico dei muscoli possono essere distinte in:
- lesioni muscolari da trauma diretto:
- contusione: l’atleta riferisce il momento esatto in cui ha sentito il dolore, perchè derivato da un colpo, ad esempio un calcio dell’avversario durante una partita;
- lesioni muscolari da trauma indiretto:
- contrattura: l’atleta riferisce un dolore muscolare mal localizzato che insorge quasi sempre a distanza dall’attività sportiva; può essere imputabile a uno stato di affaticamento muscolare che determina un’alterazione del tono muscolare, ovvero il muscolo risulta rigido e teso;
- stiramento o elongazione: l’atleta in genere riferisce un dolore acuto di solito ben localizzato avvertito durante la pratica sportiva; nonostante il fastidio l’atleta può essere in grado di continuare l’attività;
- strappo o distrazione: l’atleta durante l’attività sportiva avverte un dolore acuto improvviso e ben localizzato, come un ago che punge, attribuibile alla lesione di un numero variabile di fibre muscolari (primo, secondo o terzo grado); l’atleta non riesce a compiere movimenti senza che il dolore aumenti e potrebbe anche svilupparsi un ematoma.
Cosa devo fare in caso di una sospetta lesione muscolare?
Rivolgiti a un fisioterapista competente: le lesioni muscolari se non trattate correttamente possono aggravarsi aumentando i tempi di recupero, per questo motivo è fondamentale non sottovalutare il problema.
La diagnosi generalmente è clinica, tuttavia dal momento che il confine tra stiramento e strappo non è così netto, a volte in caso di dubbi l’ecografia può essere d’aiuto per identificare meglio l’estensione e la sede della lesione.
Sulla base della valutazione clinica e dei risultati diagnostici il fisioterapista potrà così instaurare un programma terapeutico che tenga conto di sede e tipo di lesione, oltre che delle caratteristiche del paziente.
In cosa consiste il trattamento riabilitativo?
Gli scopi del trattamento riabilitativo saranno:
- limitare il danno muscolare;
- prevenire future lesioni muscolari;
- permettere all’atleta di tornare in campo il prima possibile compatibilmente con i tempi di guarigione biologica.
In caso di sintomi riconducibili a uno stiramento o strappo muscolare il primo intervento consiste nell’attuazione del protocollo RICE, ovvero Riposo, Ice (ghiaccio), Compressione (fasciatura) ed Elevazione, con lo scopo di limitare il più possibile il danno e l’eventuale ematoma. Successivamente il trattamento riabilitativo può prevedere l’utilizzo di terapie fisiche, come laser o ultrasuoni, per ridurre dolore ed ematoma, e poi, compatibilmente con i sintomi, esercizi di rinforzo muscolare graduale, esercizi di controllo motorio, esercizi sport-specifici ed esercizi pliometrici (cambi di direzione, scatti, salti).
Ricorda: prima si inizia il percorso terapeutico, prima si può tornare in campo!
Quindi quando potrò ricominciare a fare sport?
I tempi di recupero variano in base alla gravità della lesione, generalmente:
- contusione: lieve (2-5 giorni), moderata (7-15 giorni), grave (15-25 giorni);
- contrattura muscolare: 5-15 giorni;
- stiramento: 15 giorni circa;
- strappo 1° grado: 15-20 giorni;
- strappo 2° grado: 30-45 giorni;
- strappo 3° grado: oltre 45 giorni.
Ma le lesioni muscolari si possono prevenire?
E’ possibile mettere in atto delle strategie che ci consentano di ridurre il rischio di insorgere in un danno muscolare. A questo scopo è importante:
- eseguire sempre un buon riscaldamento prima di iniziare l’attività sportiva;
- assicurarsi di essere nelle condizioni fisiche idonee a sopportare lo sforzo richiesto;
- eseguire esercizi di stretching per mantenere l’elasticità dei muscoli;
- eseguire esercizi di rinforzo muscolare.
Eleonora Soldani, FT
- Fisioterapista dei disordini muscolo-scheletrici
- Specialista nella riabilitazione del pallavolista