Immagine Riabilitazione Neurologica

CLINICA DELLA RIABILITAZIONE NEUROLOGICA

IL NOSTRO PERCORSO

La riabilitazione neurologica è una branca della medicina riabilitativa che nasce allo scopo di recuperare, per quanto possibile, i deficit sensori-motori e cognitivi, e al contenimento delle relative disabilità, al fine di migliorare la qualità di vita del paziente e il suo reinserimento in famiglia e nella vita sociale.

Il nostro percorso terapeutico è caratterizzato da diversi obiettivi quali:

  • Preservare e migliore le funzioni residue
  • Recuperare nel miglior modo possibile le funzioni lese
  • Recuperare il più possibile l’autonomia nelle attività della vita quotidiana
  • Reinserimento sociale
  • Miglioramento della qualità di vita del paziente e dei familiari

Il nostro team è formato da diverse figure professionali quali Fisioterapisti, Psicologi, neuro psicologi, neurologo e fisiatra al fine di garantire al paziente affetto da patologie neurologiche un percorso a 360 gradi che lo accompagni e lo sostenga in tutte le fasi del recupero.

Il nostro scopo è riabilitare l’intera persona in tutte le sue dimensioni fisica, familiare, sociale e psicologica.

I DATI DELL’OMS

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha rilevato un incremento delle patologie neurologiche dovuto in parte all’invecchiamento della popolazione e alla mancanza di trattamenti terapeutici risolutivi e in parte alla scarsa efficacia di misure preventive.

L’aumento delle conoscenze dei meccanismi di malattia e dei fattori di rischio ha contribuito a prevenire le malattie vascolari e infettive del sistema nervoso, mentre per la maggior parte delle altre patologie neurologiche è ancora necessario acquisire nuove evidenze scientifiche ed epidemiologiche per sviluppare terapie e interventi preventivi efficaci.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) promuove la ricerca sulle malattie neurologiche per approfondire la conoscenza delle cause e dei meccanismi di malattia, individuare nuovi bersagli terapeutici, sviluppare procedure per la diagnosi precoce e lo screening di soggetti a rischio e dare impulso allo sviluppo di nuove terapie e strategie preventive per migliorare la gestione e la qualità di vita dei pazienti neurologici.

Le malattie del cervello costituiscono ormai la condizione patologica più diffusa nei Paesi occidentali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) colpiscono un miliardo di persone nel mondo.

Sono la prima causa di disabilità (il 10% delle visite al pronto soccorso sono per problemi neurologici) e di almeno 7 milioni di decessi l’anno. Il loro aumento è dovuto in parte all’invecchiamento della popolazione e alla mancanza di trattamenti terapeutici risolutivi e in parte alla scarsa efficacia di misure preventive.

Le malattie più diffuse sono: emicrania, cefalee, epilessia, disturbi del linguaggio, disturbi del movimento, disturbi del sonno, encefalite, meningite, Alzheimer, Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla, ictus, demenza, malattie infiammatorie e autoimmuni.

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LE CAUSE

Le patologie neurologiche hanno moltissime cause e fattori scatenanti come:

  • patologie genetiche
  • malformazioni congenite
  • malattie a carattere degenerativo (le cosiddette malattie neurodegenerative)
  • tumori
  • malattie autoimmuni
  • infezioni
  • malattie di origine traumatica
  • malattie da compressione dei nervi (o sindromi da compressione nervosa)
  • malattie vascolari
  • malattie psichiatriche
  • malattie idiopatiche (cioè senza una causa riconoscibile).

Le malattie neurologiche hanno gravità diversa. In generale colpiscono più frequentemente le persone anziane, ma ci sono anche condizioni congenite (quindi manifeste fin dalla nascita) e condizioni che compaiono molto prima dell’età avanzata.

Neuropsicologia

La neuropsicologia è la disciplina che studia i deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali causati da lezioni o disfunzioni del sistema nervoso centrale.

Perché un paziente giunge alla visita neuropsicologica?

Un paziente può giungere spontaneamente perché si è accorto o teme di avere difficoltà cognitive ( non ricorda le strade, non ricorda i nomi dei familiari, si dimentica spesso le cose). Più spesso il paziente è accompagnato dai familiari che si sono accorti che il parente non è più quello di prima. Molte volte il paziente può essere inviato dal medico curante o da uno specialista o da qualche cento di assistenza per una consulenza.

Viene effettuato un  primo Colloquio clinico (prima visita) dove verranno effettuate:

  • Raccolta dei dati anamnestici
  • Colloquio con il paziente
  • Osservazione clinica
  • Colloquio con i familiari del paziente
  • Somministrazione di test cognitivi + test strumentali volti alla valutazione funzionale delle eventuali aree compromesse o preservate del paziente quindi del funzionamento neurocognitivo globale . Questa valutazione verrà poi ripetuta a distanza di mesi.
  • Infine verranno stilati gli obiettivi da raggiungere attraverso il training cognitivo.

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PERCORSO TERAPEUTICO

 

FASE 1. VALUTAZIONE

 

La nostra valutazione si basa su:

  • Raccolta anamnestica anamnesi patologica remota, anamnesi patologica prossima
  • Analisi indagini diagnostiche
  • Valutazione clinica Funzioni lese, funzioni residue, compensi motori, controllo motorio, linguaggio, attenzione, memoria
  • Presa di coscienza del paziente della propria patologia e delle funzioni residue.
  • Obiettivi da raggiungere
  • Spiegazione del percorso terapeutico

 

FASE 2. TRATTAMENTO

 

  • Riabilitazione motoria

Percorso terapeutico avente lo scopo di consentire al paziente di recuperare in maniera progressiva le sue normali capacità motorie (in parte o del tutto, a seconda della gravità dei casi), perdute in seguito alla patologia come ad esempio il cammino.

  • Riabilitazione neurocognitiva

Le funzioni cognitive, rappresentano i meccanismi di controllo del nostro cervello attraverso diversi aspetti quali:

Pianificazione
Organizzazione
Capacità di risolvere problemi
Capacità di correggere gli errori
Orientamento spazio-temporale
Attenzione
Memoria

Sono fondamentali per la sopravvivenza e per la vita sociale, Il 75% dei soggetti che sopravvivono a un ictus presentano disfunzioni esecutive che spesso riguardano l’impossibilità di autonomia nelle attività della vita quotidiana.

I metodi riabilitativi definiti training cognitivi sono esercizi standard riguardanti una o + aree cognitive quali: la memoria, l’attenzione, il linguaggio e le funzioni esecutive. L’uso di questi interventi riabilitativi si basa sul presupposto che l’esecuzione ripetitiva di esercizi riferibili ad un determinato compito possa aumentare o mantenere la performance in quel compito specifico. Gli esercizi utilizzati sono standard e non personalizzabili. Il training cognitivi, così come la ROT, utilizza diverse forme di stimolazione. La ROT si pone come obiettivo quello di riorientare il paziente rispetto a e stesso, alla propria storia e all’ambiente circostante. La ROT si fonda in particolare sulle teorie cognitive, le quali si pongono l’obiettivo di modificare comportamenti errati e di migliorare il livello di autostima del paziente facendolo sentire ancora partecipe di relazioni sociali significative e riducendo la tendenza all’isolamento.  La ROT si prefigge di rafforzare le informazioni di base del paziente rispetto alle coordinate spazio- temporali ed alla storia personale. Il livello di stimolazione deve essere modulato rispetto alle risorse del paziente.

Tra i training cognitivi rientra anche l’utilizzo di esercizi computerizzati finalizzati all’attivazione delle funzioni cognitive. Le tecniche computerizzate rappresentano uno strumento integrativo al trattamento individualizzato dei disturbi di memoria.

 

FASE 3. MANTENIMENTO NEL TEMPO DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTI

 

La riabilitazione è fondamentale in tutte le fasi della malattia sia per mantenere che per migliore la qualità di vita delle persone.

E’ un percorso personalizzato che viene programmato e definito insieme al paziente ed ai familiari in base alle proprie esigenze ed ai propri obiettivi con lo scopo di limitare e prevenire gli esiti funzionali della malattia.

La fisioterapia ha lo scopo di cercare e ottenere un cambiamento motorio che dovrà essere duraturo anche dopo la fine del trattamento riabilitativo e non finalizzato solamente all’esecuzione dell’esercizio!

Il fisioterapista diventa così la persona che insegna al paziente come utilizzare le proprie capacità motorie al fine di ottenere un miglioramento nella cura personale, nelle autonomie e nella funzionalità delle azioni di tutti i giorni e quindi un miglioramento della qualità di vita.

Il neuropsicologo, è un professionista che, attraverso un accurato esame neuropsicologico, identifica la presenza e la gravità dei deficit cognitivi, e, sulla base di questa valutazione, programma un intervento riabilitativo finalizzati al recupero/miglioramento delle abilità cognitive compromesse (attenzione, linguaggio, memoria, capacità visuo-spaziale, ragionamento, funzioni esecutive, emozioni e comportamento),potenziamento delle abilità residue o acquisizione delle nuove strategie compensative.

Il servizio di neuropsicologia è quindi rivolto a tutte le persone che presentano modificazioni cognitive e/o comportamentali a seguito di lesioni o disfunzioni cerebrali, che abbiano determinato una riduzione più o meno severa del funzionamento nella vita quotidiana.

Infine Offre percorsi di sostegno psicologico per superare situazioni di disagio, senso di solitudine o difficoltà nella vita relazionale e professionale, ovvero la possibilità di potersi confrontare all’interno di uno spazio confortevole, in cui è possibile portare sé stessi senza sentirsi giudicati e sentirsi accolti e compresi.

RESPONSABILI DELLA CLINICA DELLA RIABILITAZIONE NEUROLOGICA

  • Martina Viani
    Martina Viani Psicologa e Neuropsicologa