RIABILITAZIONE ORTOPEDICA
Se hai subito un intervento ortopedico di riparazione artroscopia o sostituzione protesica non farti trovare impreparato, c’è sempre qualcosa che puoi fare fin da subito per accelerare il tuo percorso di recupero!
Le prime settimane post operatorie sono fondamentali. Adesso hai un sacco di tempo libero che magari prima non avevi, fallo fruttare al massimo.
Ecco per te qualche semplice consiglio per ripartire subito alla grande.
COSA SUCCEDE DOPO UN’OPERAZIONE?
Dopo ogni intervento chirurgico, ortopedico o di qualsiasi altra branca, si crea automaticamente uno stato infiammatorio locale nella zona operata solo per il fatto di aver inciso e aperto l’articolazione.
Ogni infiammazione si porta dietro delle conseguenze automatiche che ognuno di noi ha già sperimentato almeno una volta nella propria vita ma su cui spesso non poniamo attenzione. L’infiammazione ha delle caratteristiche ben precise: genera dolore, gonfiore, rossore, calore e la perdita della funzionalità di alcune strutture vicine.
L’infiammazione è uno stato transitorio che non va combattuto fin da subito in quanto è funzionale per la rigenerazione dei tessuti che sono stati incisi e maneggiati durante l’operazione, perché trasporta in zona cellule deputate alla ricostruzione: senza l’infiammazione iniziale non si crea tutta la cascata di eventi che porta alla riparazione tissutale. All’inizio, per i primi 3-5 giorni, non va limitata con farmaci anti-infiammatori o con altri strumenti come terapie fisiche strumentali perché ti sta dando una mano a guarire! Dopo la prima fase pro infiammatoria allora potrai iniziare a lavorare per debellarla.
Possiamo fare altre cose che ci possono ulteriormente aiutare a stare meglio fin da subito.
1.CONTROLLO DEL DOLORE
Nessun medico ha detto che devi fare l’eroe! Non è necessario che tu percepisca dolore!
Ebbene sì, puoi non sentire dolore senza andare a limitare l’infiammazione iniziale. Non puoi prendere anti-infiammatori ma anti-dolorifici sì! Esistono delle categorie di farmaci che inibiscono solo la sensazione dolorosa senza andare a inficiare lo stato infiammatorio. Consulta il tuo medico ortopedico per sapere quello che fa più al caso tuo.
Esistono inoltre altri metodi naturali per lenire il dolore e controllarlo meglio.
La terapia manuale ha delle tecniche abbastanza semplici che aiutano diminuire la sensazione dolorosa. Nella maggior parte dei casi si tratta di tecniche di pompage o di trazione e rilasciamento articolare estremamente blande e molto ben tollerate dal paziente.
L’esercizio aerobico a basso carico produce una cascata ormonale che genera endorfine: morfine endogene autoprodotte dal nostro corpo che non aspettano altro di entrare in circolo. Hanno funzione assolutamente identica a quelle somministrate esternamente, solo che sono naturali. Secondo ricerche scientifiche trenta minuti di attività aerobica a basso carico sono equivalenti a una dose base di morfina.
Non puoi muovere il distretto operato, ma tutte le altre parti sono libere di muoversi. Esempio: se sei stato operato a un ginocchio o a una caviglia puoi tranquillamente svolgere dell’attività al vogatore con le braccia.
2.LIMITARE L’INIBIZIONE CAPSULARE ARTROGENICA
E’ un fenomeno automatico che consegue a una qualsiasi infiammazione articolare. Ogni articolazione quando si gonfia genera una perdita di tono, capacità di reclutamento, forza e volume di un muscolo particolare. Esempio: sei stato operato al ginocchio e il tuo quadricipite si è sgonfiato come un palloncino bucato.
Questa conseguenza purtroppo è automatica e non è possibile prevenirla. L’unica cosa che è in tuo potere è quella di provare a contrarre consciamente e attivamente fin da subito il muscolo colpito (quadricipite per il ginocchio, polpaccio per la caviglia, …). Non ti preoccupare se troverai delle difficoltà. E’ normale.
Il comando che ti devi dire è “fai il muscolo”! Col passare dei tentativi e dei giorni migliorerai sempre più fino a tornare come prima.
Fino a che il muscolo destro non torna come il sinistro potrebbe esserti utile l’aiuto di un elettrostimolatore sul programma “amiotrofia”. Ti ricordo che lo stimolatore è una freccia in più al tuo arco. E’ una cosa supplementare, non sostitutiva.
3.MOBILIZZAZIONE PRECOCE
Come detto in precedenza, puoi muovere tutto ciò che non è stato operato. L’obiettivo fondamentale è limitare l’immobilità a letto o in poltrona in quanto genera una diminuzione del tuo tono muscolare globale. E’ stato scientificamente provato che una settimana di allettamento fa perdere dal 2% al 4% di tono muscolare. Non ci credi? Sei sicuro che vuoi provarmelo di persona?
Inoltre puoi cominciare anche a muovere l’articolazione operata con l’aiuto di un fisioterapista o con un mobilizzatore meccanico passivo. Ci sono alcuni gradi di movimento che sono permessi senza ledere alcuna struttura neoriparata, ma soprattutto che non generano nessun dolore. Non ti limitare al semplice riposo a letto!
4.RIORGANIZZARE CASA
Fatti aiutare dai tuoi amici o parenti per rendere temporaneamente il tuo soggiorno a casa più semplice e comodo. Per comodo si intende che ti permetta comunque di muoverti il più possibile per quanto è concesso cercando di mantenere la propria autonomia e indipendenza nello svolgere le attività di vita quotidiana. Gli aiuti sono permessi ma è meglio non eccedere.
A cura di:
ANDREA BIANUCCI, FT, OMT
- Specialista in terapia manuale ortopedica
- Fisioterapista delle patologie di spalla nello sportivo “overhead”
- Specialista nella riabilitazione del cestista, pallavolista e arti marziali
- Specialista nel trattamento dei Trigger Point Miofasciali