Atività durante il lockdown
La pandemia che ha colpito il mondo se da un lato ha sicuramente modificato le abitudini di noi adulti, ha completamente sconvolto quelle dei nostri figli.
Un interessantissimo articolo pubblicato recentemente sul giornale Lancet Child Adolescent Health analizza la situazione di bambini e ragazzi durante il lockdown legato al COVID-19, mettendo in evidenza i rischi associati alla riduzione dell’attività motoria e le possibili soluzioni.

Le linee guida mondiali sul comportamento raccomandano che bambini in età prescolare (3-4 anni) dovrebbero effettuare almeno 180 minuti al giorno di attività fisica, non dovrebbero restare per più di un’ora davanti ad uno schermo ed dormire dalle 10 alle 13 ore con un sonno di buona qualità. Per i bambini in età scolare e gli adolescenti (5-17 anni) le raccomandazioni sono di partecipare ad attività da moderate ad intense per almeno 60 min al giorno giorno, non avere più di 2 ore di attività sedentaria davanti ad uno schermo e dormire almeno 9-11 ore al giorno.
Normalmente l’attività fisica quotidiana nei ragazzi viene realizzata andando a scuola a piedi, durante le ore di educazione fisica, durante la ricreazione, nelle ore di sport organizzato, di gioco o ballo oppure passando del tempo al parco o nei cortili. Al contrario la maggior parte delle attività sedentarie insieme alle ore di sonno sono effettuate all’interno delle mura domestiche.
A seguito della pandemia di coronavirus 2019 (COVID-19), le opportunità per i bambini di rispettare le linee guida sull’attività fisica sono state influenzate dalle chiusure delle scuole e dalle misure di distanziamento sociale messe in atto da molti governi.

Ad oggi, abbiamo alcune prove che dimostrano come, durante il lockdown, i bambini hanno ridotto la propria attività, vadano a letto più tardi perché non devono andare a scuola, e trascorrano più tempo davanti allo schermo di un dispositivo elettronico. Alcuni studi, ad esempio, dimostrano che i bambini sono meno attivi e più sedentari ed hanno una riduzione delle ore di sonno, nei giorni in cui non sono fisicamente a scuola rispetto ai giorni di scuola. I dati sulla mobilità forniti da Google in 15 paesi mostrano che, durante la settimana terminata il 5 aprile 2020, il tempo trascorso in luoghi associati all’attività fisica come parchi, spiagge ecc.. è diminuito del 31% e gli spostamenti con i mezzi pubblici (che sono associati ad una certa attività fisica) sono diminuiti del 59% rispetto alla settimana prima dell’annuncio della pandemia da parte dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Al contrario, il tempo trascorso nei luoghi di residenza è aumentato in media del 17%. Rispetto a prima del COVID-19, in uno studio sui canadesi di età compresa tra 15 e 49 anni, le persone hanno riportato un aumento del 66% per quanto riguarda il tempo passato davanti alla TV e del 35% il tempo trascorso a giocare ai videogiochi tra il 29 marzo e il 3 aprile 2020. Le interviste condotte su 15 genitori di bambini in età prescolare a Pechino, Cina, hanno scoperto che, rispetto al periodo pre-COVID-19, quasi tutti i bambini andavano a letto più tardi e si svegliavano più tardi. Il tempo totale passato davanti ad uno schermo era aumentato e i livelli di attività fisica erano molto bassi, a causa del fatto che ai bambini non era concesso stare all’aperto.

Se questa pandemia ha ridotto l’attività fisica tra i bambini, dovremmo preoccuparci per diversi motivi:
- i dati del periodo pre-COVID-19 mostrano che, in media, solo un quinto dei bambini in età prescolare e meno del 10% dei bambini in età scolare raggiungevano tutti i parametri (ore di attività, di sonno e tempo passato davanti agli schermi) delle linee guida. Vista la forte associazione fra salute generale e attività fisica è estremamente importante in questo periodo stimolare il più possibile gli individui in età evolutiva a fare attività fisica.
- questo periodo di isolamento, specialmente se passato al chiuso e in spazi ristretti, potrebbe portare a un aumento del rischio di carenza di vitamina D, problemi psicologici e miopia.7
- anche se i bambini sembrano meno sensibili al COVID-19, mantenere o aumentare i livelli di attività fisica può ridurre il rischio di infezioni respiratorie.
- l’attività fisica è molto importante nello sviluppo psico-fisico del bambino, interromperla può significare perderne i benefici nella costruzione di comportamenti che aiutano a far fronte a circostanze che cambiano la vita, come ad esempio la resilienza.
- I bambini che passano molto tempo davanti ad uno schermo avranno una peggiore qualità del sonno che ha effetti negativi sulla quantità di attività fisica effettuata durante la giornata: in sostanza i comportamenti negativi si autoalimentano.
- potrebbero esserci conseguenze a lungo termine sulla salute e sull’economia se comportamenti negativi dettati dalla situazione, come una minore attività, diventassero una nuova normalità.
Di fronte a sei potenziali pericoli questo documento propone anche sei raccomandazioni per promuovere un comportamento sani:
• I genitori e gli accompagnatori dovrebbero integrare l’attività fisica nella routine quotidiana dei bambini e incoraggiare l’intera famiglia a prenderne parte. I periodi di seduta prolungati devono essere interrotti ogni 30-60 minuti (ad es. stando in piedi e facendo 1 minuto di stretching). Si dovrebbero seguire le raccomandazioni per quanto riguarda il tempo da passare davanti agli schermi nel tempo libero. Per aiutare i bambini a dormire a sufficienza, mantenere coerenti i tempi di sonno e di veglia, tenere gli schermi fuori dalla stanza in cui dormono i bambini ed evitare l’uso dello schermo prima di andare a letto.
• Gli educatori e gli insegnanti dovrebbero conoscere e promuovere le linee guida sull’attività fisica e cogliere le opportunità per introdurre messaggi, pratiche e politiche di movimento salutari nelle nelle lezioni quotidiane: ad esempio quando si pianificano lezioni online, si dovrebbero limitare le sedute prolungate e incoraggiare cambiamenti nella postura come stare regolarmente in piedi, fare allungamento o modificare spesso la propria posizione.
• Gli operatori sanitari dovrebbero raccomandare le attuali linee guida a genitori, familiari e caregiver e rafforzare la loro associazione positiva con la salute dei bambini durante tutte le visite, compresi i contatti remoti e la telemedicina.
• I governi dovrebbero promuovere comportamenti salutari nei bambini come parte delle strategie di informazione da dare all’opinione pubblica e dovrebbero coinvolgere persone influenti nella promozione di tali messaggi.
• I media dovrebbero fornire messaggi regolari per promuovere l’attività fisica e interrompere lunghi periodi di sedentarietà.
• I bambini dovrebbero parlare e sostenere il loro diritto a una vita sana e attiva, osservando attentamente le restrizioni sulla pandemia.
É assolutamente comprensibile che in un periodo di difficoltà come quello che stiamo vivendo l’attività fisica dei nostri figli possa passare un po’ in secondo piano, soprattutto per quei genitori costretti a barcamenarsi tra il lavoro, le lezioni online e le problematiche organizzative della famiglia. Ma come avete letto è al contrario estremamente importante, promuovere comportamenti sani per quanto riguarda l’attività fisica, comportamento sedentario e sonno che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ci indica. In futuro i nostri figli ce ne saranno grati!
Riferimenti bibliografici
Promoting healthy movement behaviours among children during the COVID-19 pandemic, Lancet Child Adolesc Health 2020 Published Online, April 29, 2020
https://doi.org/10.1016/ S2352-4642(20)30131-0
World Health Organization
A cura di:
Matteo Bertagna
- Fisioterapista OMT (Orthopaedic Manipulative Physical Therapist)
- Graston Tecnique® Provider
- Riabilitazione ortopedica in età pediatrica
